NeFa(u)sti – Poemi diabolici
Il titolo allude al concetto di nefasto nella sua accezione più totale, giungendo fino alle sue origini latine, quando il termine indicava tutto ciò che era contrario alle leggi divine. A questo concetto si mischia la parola Faust (o Faustus) alludendo ai famosi personaggi di Goethe e Mann che entrano in contatto diretto col Diavolo.
Ecco dunque il perché del sottotitolo, poemi diabolici; l’argomento è infatti il Diavolo e il famoso patto che tali personaggi vi hanno stipulato.
Tutto ciò avviene in 3 momenti ben differenziati:
Nel primo poema il soprano rappresenta il narratore che espone i fatti e racconta come si sono svolti.
Nel secondo diventa il Diavolo in persona, interpretando dunque la parte di colui che riesce a convincere la vittima a vendergli l’anima.
Nell’ultimo poema la protagonista diventa la vittima stessa nel suo ultimo addio.
Sottolineo che il protagonista di ogni poema è sempre la Soprano, prima sotto forma di narratore (Monstrum in Mente), poi di Mefistofele (MephistoFemmina) e poi di vittima (Mrs Faustus), dunque una protagonista femminile, anche quando incarna il Diavolo stesso.